Oggi il tempo è ancora quello dell'inverno pieno, ma vogliamo il nostro mare. Quindi prima una pagaiatina verso le antenne, poi una surfatina davanti il circolo delle Sirene. Bello!
Ciao, seguo da tempo il vostro blog, e ammetto, che da quando lo seguo sto iniziando a pensare di unirmi a voi. Ho iniziato quindi a contattare alcuni rivenditori di kayaks e vi contatterò per le lezioni. Vi faccio solo una richiesta e vi do anche uno spunto allo stesso tempo per il vostro interessante sito. Ho cercato a lungo il regolamento di Anzio e Nettuno riguardo imbarcazioni come i Kayaks e non ho trovato nulla, sarebbe utile se impostasse una pagina fissa sempre presente con queste regole ( distanze, come si fa a distinguere le varie boe, equipaggiamento, ecc) Sarebbe un ulteriore incentivo alla sicurezza, alla quale voi maestri e noi allievi e futuri allievi, miriamo con il vostro corso.
Ciao Anonimo! Speriamo di conoscerci al più presto ... In Italia non esiste una regolamentazione precisa. I kayak sono equiparati ai pedalò, ai sandolini, ai pattini e chi più ne ha più ne metta! Speriamo che l'essere entrati in federazione porti in futuro ad un riconoscimento come imbarcazione con le proprie specifiche. In Italia la distanza dalla costa che si può coprire con la nostra imbarcazione è pari ad un miglio marino; all'interno di questo ogni comandante della Capitaneria di Porto della zona competente può decidere. Riguardo le boe, al di là del saper riconoscere i miragli, per noi kayakers non risultano un gran problema. Là dove è segnalato un pericolo generico, di solito un basso fondale, noi staremo in santa pace! Niente motoscafi e natanti con grandi carene....
ciao Federico, mi è venuta in testa un'idea pazza! Non è che per caso ti vendi il Mini Reval??? Mi attirano le dimensioni ridotte. Come va? Saluti, Sandro
8 commenti:
Impavidi! Che kayak ha Federico?
Sandro
Ciao Ale! E' il minireval semicarbon che avevi visto l'ultima volta che sei venuto.
che bravo il fotografo! Ma chi é :-)
Alberto non ho capito se fotografavi Giuseppe o la mia pelata .... ma Giulio che fine ha fatto?
era in ritardo, come al solito. Avevo già riposto la macchina fotografica
Ciao, seguo da tempo il vostro blog, e ammetto, che da quando lo seguo sto iniziando a pensare di unirmi a voi.
Ho iniziato quindi a contattare alcuni rivenditori di kayaks e vi contatterò per le lezioni.
Vi faccio solo una richiesta e vi do anche uno spunto allo stesso tempo per il vostro interessante sito.
Ho cercato a lungo il regolamento di Anzio e Nettuno riguardo imbarcazioni come i Kayaks e non ho trovato nulla, sarebbe utile se impostasse una pagina fissa sempre presente con queste regole ( distanze, come si fa a distinguere le varie boe, equipaggiamento, ecc)
Sarebbe un ulteriore incentivo alla sicurezza, alla quale voi maestri e noi allievi e futuri allievi, miriamo con il vostro corso.
Grazie
Ciao Anonimo! Speriamo di conoscerci al più presto ...
In Italia non esiste una regolamentazione precisa. I kayak sono equiparati ai pedalò, ai sandolini, ai pattini e chi più ne ha più ne metta! Speriamo che l'essere entrati in federazione porti in futuro ad un riconoscimento come imbarcazione con le proprie specifiche.
In Italia la distanza dalla costa che si può coprire con la nostra imbarcazione è pari ad un miglio marino; all'interno di questo ogni comandante della Capitaneria di Porto della zona competente può decidere. Riguardo le boe, al di là del saper riconoscere i miragli, per noi kayakers non risultano un gran problema. Là dove è segnalato un pericolo generico, di solito un basso fondale, noi staremo in santa pace! Niente motoscafi e natanti con grandi carene....
ciao Federico, mi è venuta in testa un'idea pazza! Non è che per caso ti vendi il Mini Reval??? Mi attirano le dimensioni ridotte. Come va? Saluti, Sandro
Posta un commento