L'escursione di Sabato al Circeo è stata per me un momento fondamentale di apprendimento, oltre ad aver fatto un bagno nell'acqua gelida ho fatto un ben più importante bagno d'umiltà. Sicuramente mi sono sopravvalutato, affrontando delle condizioni impegnative con un kayak che "conosco" appena. Ho confidato troppo nella mia capacità di fare l'eskimo fallendo ripetutamente, senza rendermi conto che impugnavo la pagaia a pala corta e quindi non riuscivo a "chiudere" la manovra correttamente. Certamente le condizioni del mare e la temperatura dell'acqua non hanno giocato a mio favore, un conto è tirare un eskimo con mare calmo a 20° e ben altro sotto raffica di vento a 10° o meno. Una altra cosa che mi ha impressionato è stata con quanto rapidità ho perso la lucidità per affrontare correttamente una situazione critica.
Ripensando a quanto accaduto posso affermare che con condizioni impegnative non solo è importante uscire in gruppo, ma è altrettanto importante che il gruppo sia affiatato è che ognuno conosca bene i suoi limiti. I fattori ambientali possono influire enormemente sulla riuscita di manovre date per scontate, è quindi fondamentale conoscere bene sia la manovra di autosalvataggio che di salvataggio assistito. L'abbigliamento deve essere adeguato alle temperature e alle condizioni che si vanno ad incontrare.
Un grazie di cuore a tutti i presenti, ma in particolar modo ad Alberto e Giancarlo che mi hanno prontamente aiutato e guidato in un momento critico.